La denominazione

I vini vengono classificati secondo una scala che, dal grado più basso al grado più alto, va dal comune Vini da Tavola, al più pregiato Vini D.O.C.G..

Si intende con la dicitura Vino da tavola un vino per cui può non essere specificata né la zona di provenienza, né il tipo di uve con cui è stato prodotto;

La sigla IGT (Indicazioni Geografiche Tipiche) indica vini per cui va specificata in etichetta la zona di provenienza e di cui l'Unione Europea riconosce il valore enologico. La sigla IGT serve a differenziare i vini da tavola di pregio da quelli generici: un vino da tavola può ottenere il riconoscimento IGT dopo almeno 3 anni di produzione che ne attesti il valore e la stabilità dal punto di vista organolettico.

La sigla D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata) definisce vini per cui deve essere indicata in etichetta la zona di provenienza: non tutti i vini possono fregiarsi di questa sigla, esiste infatti una specifica a cui i vini devono rispondere per essere riconosciuti a D.O.C. La specifica D.O.C. stabilisce la zona di produzione, la quantità di uva e di corrispondente vino producibile per ettaro, le caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche del vino prodotto.

La sigla D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), assegnata a pochissimi vini già appartenenti alla categoria a D.O.C. da almeno 5 anni, è il massimo grado di riconoscimento per un vino e ne certifica le qualità organolettiche (il gusto) e il valore in campo enologico sia in Italia che all'Estero (ne è un esempio il Brunello di Montalcino).